Una delle attività svolte nella Cava “Casalicchio” è la produzione di carbonato di calcio (filler) con purezza 98%, in frazione granulometrica in 0/0,075 micron.
Il ciclo produttivo comprende:
Il calcare proveniente dalla cava “Casalicchio” si presta, grazie alle sue caratteristiche, ad un largo impiego, non solo nel campo dell’edilizia, ma anche nel settore delle costruzioni civili e della produzione di premiscelati ed intonaci.
Di seguito elenchiamo alcuni possibili usi del prezioso materiale che possiede proprietà eco-compatibili, essendo privo di sostanze nocive.
Il carbonato di calcio è particolarmente adatto all'uso di applicazioni per la tutela ambientale perchè è un prodotto naturale. Inoltre, essendo privo di agenti chimici pericolosi, non comporta rischi per la salute.
Poichè, ha un effetto "tampone" naturale e funge da filtro antinquinamento, il suo uso cresce di anno in anno.
Di seguito un elenco di alcuni degli usi nel settore:
Il sistema di "desolforazione" rappresenta una delle varie tecniche per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo conseguente al processo di combustione delle centrali a carbone. Tale sistema, denominato a calcare/gesso, prevede la conversione del carbonato
di calcio in solfato di calcio, allo scopo di abbattere il contenuto in zolfo dei fumi di combustione delle centrali, riportandoli entro i limiti di legge.
Tipo di terreno | Consumo specifico |
Sabbioso | da 18 a 36 q.li/Ha |
Limoso | da 36 a 54 q.li/Ha |
Argilloso | da 54 a 90 q.li/Ha |
Il fabbisogno si riferisce alla rettifica di una unità di ph considerando uno strato di 30 cm di terra; la durata temporale dell’intervento di bonifica varia tra i 15 e i 20 anni, in funzione della tipologia di coltivazione svolta sul terreno e della piovosità dell’area.
Un utilizzo potenzialmente interessante del carbonato di calcio è rappresentato dall'uso di detta polvere aggregata con eventuali tensioattivi, quale filler protettivo delle piante da frutta e degli ulivi nella lotta antiparassitaria della mosca e quale protezione delle piante dal calore eccessivo. Attualmente in questo campo si è utilizzato il carbonato con aggiunta di argilla ed una piccola percentuale di tensioattivi, per garantire l'adesione delle polveri alle foglie e ai frutti.